
Voler realizzare una piscina in giardino, significa integrare un elemento architettonico capace di migliorare comfort, benessere e valore della proprietà.
La progettazione richiede un’attenta valutazione delle normative edilizie, delle caratteristiche tecniche e delle esigenze funzionali. Attraverso un’analisi completa è possibile ottenere un impianto efficiente, sicuro e duraturo. Approfondiamo insieme l’argomento.
Considerazioni sulla piscina in giardino
La fase progettuale è determinante per garantire efficienza e longevità. La scelta si attua dall’analisi dello spazio disponibile, delle caratteristiche del terreno, dell’esposizione solare e della possibilità di allacciare l’impianto idraulico ed elettrico.
Non solo, per approfondire come calcolare i m3 della piscina ecco una guida specifica che consente di dimensionare correttamente volume d’acqua, sistema di filtrazione e trattamento chimico, che si trova sul sito https://proleader.it/guide/come-calcolare-m3-della-piscina/.
Le tipologie di vasca comprendono soluzioni interrate, seminterrate o fuori terra. Le prime offrono il miglior risultato estetico e un incremento del valore immobiliare, seppur richiedano alcuni permessi edilizi e investimenti più elevati. Le soluzioni fuori terra risultano economiche e adatte a un utilizzo stagionale. Le seminterrate spiccano quale compromesso tra funzionalità e integrazione paesaggistica.
I materiali incidono sulla durabilità dell’opera, optando per il cemento armato con rivestimento in PVC o piastrelle per una solidità e lunga vita utile, mentre i moduli prefabbricati in acciaio o poliestere sono ideali per chi desidera tempi di installazione ridotti.
L’impianto di filtrazione è dimensionato in base al volume idrico e gli accessori (coperture automatiche, illuminazione LED, pompe di calore e sistemi di gestione domotica) ottimizzano comfort e sicurezza.
Le normative italiane sulla piscina outdoor
L’installazione di una piscina privata è regolata da norme edilizie e urbanistiche che variano in funzione della tipologia e della localizzazione. Le vasche interrate e seminterrate sono considerate opere permanenti e richiedono, nella maggior parte dei casi, il permesso di costruire. Le piscine fuori terra, se temporanee e facilmente smontabili, possono rientrare nell’ambito dell’edilizia libera.
È necessario verificare le prescrizioni urbanistiche del Comune, la destinazione d’uso del suolo e la presenza di vincoli paesaggistici o ambientali. Le distanze dai confini e dagli edifici devono rispettare le norme locali. L’assistenza di un tecnico abilitato (ingegnere, architetto o geometra) è consigliato per predisporre pratiche e autorizzazioni.
Sul piano tecnico si applicano le norme UNI EN 16582 per le piscine residenziali e UNI EN 16713 per gli impianti di trattamento dell’acqua. È raccomandato adottare dispositivi di sicurezza come recinzioni, coperture di protezione e sistemi di allarme, in particolare in presenza di minori.
Gli impianti elettrici devono rispettare la normativa CEI 64-8, che definisce prescrizioni specifiche per zone con presenza d’acqua. Anche gli scarichi devono essere conformi alle regole ambientali, evitando in tal modo delle dispersioni che possano compromettere il suolo o le falde acquifere.
Vantaggi della piscina in giardino per tutta la famiglia
Una piscina residenziale correttamente progettata e gestita non costituisce soltanto un valore estetico, ma un vero e proprio investimento funzionale. Basterebbe immaginare un grande giardino con arredo funzionale, la piscina e uno spazio da vivere in ogni stagione dell’anno.
La presenza di una piscina incrementa oltremodo il valore immobiliare dell’abitazione, rendendola più appetibile sul mercato. L’integrazione di accessori tecnologici, tra cui le pompe di calore o le coperture isotermiche consente di estenderne l’utilizzo oltre la stagione estiva. Per i più piccoli, è un ambiente controllato in cui apprendere le basi del nuoto in sicurezza.