Acido mandelico: cos’è, a cosa serve, come si usa

Tutte le donne sognano una pelle compatta, tonica, uniforme, specialmente dopo che gli anni migliori della giovinezza sono passati e le imperfezioni dovute all’età iniziano a incedere. Se poi si aggiungono impurità come punti neri e acne, la necessità di trovare un prodotto che sia in grado di prendersi cura della propria pelle detergendola e allo stesso tempo donandole un aspetto migliore, radioso e luminoso, diventa ancora più impellente. La pelle infatti rappresenta un elemento focale nel determinare il modo di sentirsi bella di una donna, e se si presenta liscia e setosa renderà più facile sentirsi sicura di sé.

In questo articolo parleremo dell’acido mandelico, una sostanza che trova ampio utilizzo nel settore della cosmetica, per via delle sue proprietà che lo rendono un alleato prezioso per combattere tutti i difetti che abbiamo menzionato in precedenza, dalle rughe ai punti neri e all’acne. L’acido mandelico ha il potere di rendere più luminosa la pelle del viso e rimpolpare le rughe fino a darle un aspetto più compatto e levigato. Inoltre presenta un vantaggio davvero considerevole, ovvero quello di essere adatto a qualsiasi tipologia di pelle. Proprio questa caratteristica lo rende una sostanza molto comune in gran parte dei prodotti pensati per la skincare routine e fa parte dei rituali di bellezza di molte donne. Di seguito vedremo in modo approfondito di che cosa stiamo parlando quando nominiamo l’acido mandelico, come agisce e a cosa serve e come si usa per ottenere dei buoni risultati.

Acido mandelico: a che cosa serve nella cura della pelle del viso

Come accennavamo, l’acido mandelico è un composto divenuto estremamente popolare tra le case produttrici di cosmetici e i cultori di una pelle perfetta grazie alle sue spiccate proprietà anti-aging e purificanti. Fa parte infatti di quella famiglia di acidi che si rivela efficace nel trattamento e nella pulizia della pelle del viso, specialmente se combinato in modo opportuno con massaggi e specifici trattamenti. Come suggerisce il suo nome, si tratta di una sostanza che viene estratta dalla mandorla (il termine mandelico ha infatti assonanza intuitiva con la parola mandel che, in tedesco, significa mandorla).

La sua storia nel settore della cosmesi e della creazione di prodotti destinati alla cura della persona iniziò circa 50 anni fa, quando trovò impiego primariamente nella realizzazione di creme esfolianti per il viso, ma anche schiarenti o anti-età. Venne scoperto puramente per caso, quando venne isolato da un estratto di mandorle amare che era stato precedentemente diluito in acido cloridrico e venne riscaldato. Solo in seguito ebbero modo di venire alla luce tutte le proprietà che rendono l’acido mandelico un amico prezioso per preservare la bellezza naturale della pelle. In particolare, pur appartenendo alla stessa categoria dell’acido glicolico (è infatti un alfa-idrossiacido), la sua azione risulta diversa da quest’ultima. Lo scopo per cui queste due sostanze vengono utilizzate è lo stesso, ma l’acido mandelico presenta il vantaggio di essere molto più delicato. Grazie a questa proprietà che lo rende più unico che raro, si rivela perfetto per esfoliare in modo perfetto la pelle anche durante le stagioni calde, oltre che per eliminare delle macchie superficiali che non tutti apprezzano sul proprio viso dal momento che ne compromettono la perfetta omogeneità. Tra queste troviamo, ad esempio, le lentiggini, le efelidi, oltre alle linee di espressione, anche se sono molto marcate. Si tratta insomma di un composto molto versatile, e proprio questo è il segreto della sua popolarità.

Come funziona il peeling con acido mandelico per una pelle perfetta

Spesso si sente parlare di acido mandelico in associazione alla parola peeling, un trattamento leggermente abrasivo che si usa per esfoliare la superficie della pelle rimuovendo le cellule morte. A tale scopo vengono impiegate delle creme che sono a base di acido glicolico e, appunto, di alfa-idrossiacidi, che svolgono un’efficace azione come esfolianti chimici. Tra questi ultimi rientra proprio l’acido mandelico, che vanta numerose proprietà, tra cui quella esfoliante. Inoltre, questo presenta un ulteriore punto a suo favore, che lo rende preferibile rispetto alle altre sostanze simili, ovvero la caratteristica di non essere fotosensibilizzante. Di conseguenza, i prodotti a base di acido mandelico possono essere utilizzati in qualsiasi periodo dell’anno senza correre il rischio che arrechino qualche tipo di problema alla pelle trattata.

La sua azione è notevolmente più delicata rispetto alla maggior parte delle altre sostanze, al punto che effettuando un peeling all’acido mandelico non si avvertirà alcun bruciore sulla zona interessata, e nemmeno un lieve pizzicore. Tuttavia, è sempre bene prendere alcune precauzioni e applicare, dopo aver completato il trattamento, una crema con funzione emolliente e nutritiva, ad esempio contenente della calendula, molto utilizzata in cosmeceutica per la sua efficacia lenitiva.

Concentrazione di acido mandelico: come capire qual è quella giusta per ciascuno

Chi pensa che l’acido mandelico potrebbe rappresentare la soluzione che fa al caso suo, per migliorare l’aspetto e la salute della propria pelle, deve prestare attenzione alla concentrazione di questa sostanza che maggiormente si adatta a soddisfare le proprie esigenze. La scelta di una crema all’acido mandelico è davvero ampia, è possibile cominciare con dei prodotti che presentano un quantitativo di sostanza pari al 10%, che coincide con quella comunemente presente nella maggior parte dei trattamenti, applicandoli anche più volte alla settimana. Se invece si decide di passare a concentrazioni maggiori, come il 15%, è bene diminuire la frequenza di trattamenti, limitandola a una o due volte alla settimana.

Se tuttavia si necessita di un intervento più deciso e ci si propone di fare un peeling come opzione più soft rispetto a quello con sostanze chimiche, si può puntare su una crema con concentrazione pari al 30%. Sarà sufficiente detergere prima la pelle per poi passarla con poco prodotto posto su un dischetto di cotone, lasciare che il prodotto svolga la sua azione e rimuoverlo dopo 5 minuti. Questa operazione deve essere ripetuta una o due volte al mese, avendo cura di evitare la zona degli occhi.

Infine, l’acido mandelico ad alta concentrazione viene utilizzato solamente dai professionisti, allo scopo di migliorare compattezza e tonicità della pelle, oltre che per combattere la dermatite seborroica e assicurare una pulizia profonda rimuovendo i punti neri. Questo trattamento può essere associato all’acido ialuronico per ottenere una combinazione perfetta che ottimizzerà l’effetto esfoliante e ringiovanente.